La disoccupazione, in Italia, è sostanzialmente raddoppiata
negli ultimi 10 anni.
Nello stesso tempo, nonostante gli enormi progressi
tecnologici, ai lavoratori viene richiesto di lavorare come e più di prima
(a ritmi più pesanti, e, parallelamente, per un numero maggiore di anni dato
l’aumento dell’età pensionabile).
Risultato?
La società è divisa tra chi vive il dramma della mancanza di
occupazione e di reddito e chi, invece, non riesce a coniugare in modo
equilibrato vita lavorativa e vita privata, a causa della perenne e
frustrante mancanza di tempo libero.
Si scopre quindi che, all’ombra di questi due spaccati, a
dominare sono rispettivamente rabbia, sfiducia, alienazione sociale ma anche
stress, insonnia, attaccamento morboso ai social network, ignoranza diffusa,
poca pratica sportiva, lontananza da esperienze sociali collettive.
Perché, in questo allarmante scenario, non si torna a parlare
di riduzione generalizzata dell’orario di lavoro come strumento per cercare
di curare tali ferite e capace di promuovere una società più giusta di
quella attuale, dove ci siano più lavoratori ma ognuno di essi sia anche più
libero?
“Meno
Lavoro, Più Lavoratori”
è un piccolo spunto per riaprire un dibattito dalla portata rivoluzionaria.
Casa Editrice :
Ateneapoli
Uscita : Gennaio 2017
Rassegna stampa
Al link seguente è disponibile l'intervista
andata in onda nel corso di Marzo 2017 all'interno della trasmissione "Domenica
Luna Live" su Tv Luna:
Video
intervista
LIBRI
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